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Tatiana Maccherini, una Ghibellina al Brunello


Tatiana Maccherini del Team Born Italia / Hoka OneOne prossima concorrente al Brunello Crossing su i 44 km ci ha rilasciato questa intervista . Complimenti per l’ottimo risultato conseguito alla Ronda Ghibellina Plus di 70 km , ritorni in Valdorcia con dei ricordi stupendi legati alla tua prima 100 km del 2015 ? Cosa si prova a correre in questi luoghi ? In tutta onestà non credevo di ottenere un risultato del genere , ero molto serena così come nel 2015 quando conclusi la 103 km del Tuscany Crossing . A Castiglione D’Orcia mi godetti dei paesaggi straordinari , lo scorso anno ero impegnata altrove però mi ero promessa di ritornare , il Brunello Crossing è arrivato al momento giusto e ho deciso di essere ai nastri di partenza . Come hai iniziato la tua attività di podista ? Dopo due gravidanze avevo bisogno di rimettermi in forma così prese corpo l’idea di correre , nel 2013 per dare più continuità all’allenamento decisi di iscrivermi ad un gruppo sportivo , la passione è divenuta poi sempre più forte , ci ho preso gusto e ho iniziato a partecipare alle gare. L’esordio avvenne ad Arezzo alla Su e giù per la torre di Gnicche di 12 km . Il passaggio a distanze superiori è stato fisiologico quindi . È andata come hai detto , ero curiosa , volevo spostare i miei limiti in avanti aggiungendo 10 km in più rispetto a quelli che correvo . Infine sei giunta a svolgere prevalentemente i trail e hai trovato le giuste condizioni ? Esatto , dopo il primo trail rimasi molto colpita e decisi di cambiare ancora , non mi sono mai pentita della scelta , amo il contatto con la natura . Hai un allenatore che ti segue nei tuoi allenamenti , qualcuno cura i tuoi muscoli ? Fino allo scorso anno avevo una persona che mi aiutava , da 3 mesi però svolgo tutto in autonomia , ho un fisioterapista che tra l’altro è un amico , si chiama Francesco Pulcinelli . Svolgo 5 allenamenti a settimana con tante variazioni sul programma poiché devo conciliare gli impegni sul lavoro e in famiglia , 1 volta al mese però cerco di partecipare ad una gara di livello . Come curi la tua alimentazione e l’aspetto mentale ? Ho eliminato la carne da 3 anni ma non ho particolari accorgimenti ulteriori , la mente è il mio punto di forza nelle difficoltà e mi permette di tenere duro quando il fisico chiede tregua . All’ultratrail del Monte Bianco di 170 km se avessi mollato a livello mentale non sarei giunta al traguardo , ero in condizioni veramente pietose . Sei una abitudinaria al Trail dei Monti Simbruini dove ottieni sempre ottimi risultati È la gara a cui tengo di più , è stata la mia prima vittoria , li la gente fa un tifo incredibile , c’è un calore entusiasmante che ho trovato da poche parti , infine ho avuto la possibilità di conoscere luoghi piacevoli . Come ti sei programmata per questo 2018 ? Dopo il Brunello Crossing sarò in Valdorcia al Tuscany Crossing 103 km , poi lo Scenic Trail ad Andorra a Luglio , tutto ciò è strettamente legato alla mia partecipazione al Tor de Geants che ritengo il “Viaggio” importante per chi fa Trail . Non escludo in un futuro prossimo di partecipare anche alla 100 km del Passatore ma quest’anno ho altri progetti . Assieme a Caterina Corti e a Maria Elisabetta Lastri siete tra le atlete di punta del Team Born Italia/Hoka Oneone, come ti trovi con loro ? Caterina la conosco da più tempo , con Elisabetta è stato un incontro piacevole , ci unisce la determinazione di portare risultati , è molto bello che siam un team al femminile , il Brunello Crossing è un ottimo banco di prova per tutte e tre . Ma in caso di vittoria come festeggerai la vittoria a Montalcino ? Ero indecisa se partecipare , mi sono iscritta perché è molto allenante , però non credo di essere nel lotto delle favorite , di sicuro consumerò un bel calice di rosso indipendentemente dal piazzamento . A chi dedichi i tuoi successi ? A mio marito Alessandro , ai miei figli Lapo e Iago e alla mia amica carissima Chiara che non è più tra noi . Per una vacanza Trail dove ti dirigeresti ? Andrei alla 100 miglia di Leadville , così unirei l’utile al dilettevole e porterei oltreoceano tutta la famiglia . In questo momento però sono focalizzata sul TDG , è un obiettivo molto importante . Sei diventata da poco istruttrice di Trail Running e stai portando nelle scuole un progetto coinvolgente , potresti parlarne per favore ? Nel 2016 nacque questa idea , ci ho studiato un anno , ho conseguito il brevetto di istruttrice infine con un po’ di titubanza ,ho presentato il progetto che si intitola “SENTI I TUOI PASSI” nelle scuole primarie di Foiano. L’intento non è solo sportivo ma si tratta di mettere i bambini a contatto più stretto con la natura dando importanza ai sensi , ho mostrato alcune immagini della gare a cui partecipo spiegando l’importanza delle regole di questo sport, ho fatto leva sulla componente etica affinché i bambini capissero come si debba tenere al decoro dell’ambiente e rispettarlo. Il Trail è uno sport alla portata di tutti , insegna il rispetto per chi incontriamo ogni giorno , è molto importante che si riscopra il contatto con la natura . Quando vedo giocare nel verde genitori e figli è una emozione indescrivibile .

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