Natalina Masiero...vorrei vivere in Valdorcia
Per la serie “ I Fedelissimi “ oggi come ospite della nostra rubrica relativamente ai partecipanti al prossimo Tuscany Crossing di 103 km abbiamo la veneta Natalina Masiero che quest’anno sarà presente ai nastri di partenza per la quinta volta . Bentornata Natalina in Valdorcia , stai diventando una habitué del Tcv 103 km . Corro da 45 anni , ho gareggiato ovunque in Europa però la Valdorcia non ha eguali . Ogni volta che sento nominare questi luoghi ho un tuffo al cuore , non esiste Trail più bello di questo te lo garantisco , perdonami ma sono emozionata , vorrei vivere in Valdorcia , adoro i toscani , quando passo da Vivo d’Orcia , Bagno Vignoni , Pienza e Montalcino mi scendono le lacrime . È un sogno ad occhi aperti . Come nasce la tua passione per il Trail ? Adoro la montagna e non la cambierei con nessun altro luogo. Mi considero una lumacona perciò prediligo le lunghe distanze e ho fatto tantissime gare , non sopporto l’asfalto , sono più a mio agio nei sentieri e nel verde . La mia vita è la montagna , il mare non so cosa sia . Come ti alleni ? Hai un allenatore ? Corro 2/3 volte a settimana , poi frequento palestra e piscina , ogni fine settimana gareggio oppure faccio escursioni . Mi considero un “fai da te “ da sempre , escluso la palestra e la piscina dove mi dicono quali esercizi svolgere non ho qualcuno che mi segue come allenatore . Puoi scriverlo tranquillamente : sono senza padroni e da loro mi tengo alla larga . Come curi la tua alimentazione ? Soffro di osteoporosi quindi assumo molti cibi contenenti vitamina D , non mangio carne ma non sono vegetariana , consumo molto pesce , frutta , verdura , formaggi , a casa mia questi alimenti sono sempre presenti . Nel tuo curriculum c’è un’altra casella che fa battere forte il cuore ossia la 100 km del Passatore vero ? Come l’affronterai ? Si , quest’anno sarò ai nastri di partenza da Firenze per la 36ª volta , ma permettimi di dire che senza una organizzazione non esisterebbero gare del genere . Noi podisti dovremmo essere sempre grati a chi organizza , senza di loro noi non ci saremmo . Non ho mai un team che mi segue lungo tutto il tracciato , mi muovo in completa autonomia , sono molto spartana sia nel mangiare sia nel vestire durante questa gara , quando arriverò a Faenza riprenderò il treno per tornare a casa così come ho fatto per giungere a Firenze . In tutti questi anni hai qualche aneddoto da raccontare circa le gare alle quali hai partecipato ? Eccetto la Torino / Saint Vincent che una volta non terminai poi ho ricordi molto belli , tra questi una gara in Austria che durò 3 giorni , dove accadde un piccolo problema ossia mi aggregai a un nugolo di 20 atleti e li portai per sbaglio fuori sentiero , in futuro li incontrai di nuovo alle gare ma non mi salutarono. Puoi spendere alcune parole per l’organizzazione del Tcv ? Roberto , sua moglie Paola , Aurelio e tutti coloro che fanno parte dello staff sono persone squisite , cordiali , gentili , è merce rara trovare chi ti mette a tuo agio come loro. Permettimi anche di ringraziare coloro che mi ospitano nel loro agriturismo ossia L’Osteria dell’Orcia , mi fanno sentire in famiglia a partire dalla disponibilità con cui mi preparano colazione alle 3 del mattino il giorno della gara e poi mi accompagnano volentieri alla linea di partenza . Il Tcv è una emozione , è magia .