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Un Gigante nel Trail nel territorio del "gigante" dei vini....Bosatelli sarà alla Brunello


Per la rubrica sui protagonisti che si cimenteranno nella prima edizione del Brunello Crossing in programma domenica 12 febbraio abbiamo oggi come ospite l'ultratrailer Oliviero Bosatelli vincitore nel 2016 del Tor De Geants . D: Dopo l'esperienza della 100 km del Passatore del 2014 , gareggerai in Toscana nuovamente , a cosa è dovuta questa tua scelta ? R: Sbriciando il calendario delle gare e avendo l'autorizzazione per le ferie sono rimasto subito colpito dal luogo dove si svolgerà la gara che sicuramente sarà molto veloce, vista la tipologia , con ritmi alti , che io purtroppo non ho , mi servirà per fare un buon allenamento lungo in vista della Grande Corsa Bianca di 170 km che partirà da Ponte di Legno il prossimo 23 Febbraio , quindi ho bisogno di mantenermi , conseguentemente la necessità di avere addosso molti chilometri è fondamentale per i prossimi mesi , inoltre avrò occasione di vedere dei paesaggi stupendi . Per quanto riguarda la scelta del luogo c'è un aneddoto che ti debbo raccontare : anni fa sono sceso in Valdorcia in due circostanze , la prima per motivi di lavoro ( Bosatelli è vigile del fuoco ndr) , la seconda volta feci una vacanza in moto da codeste parti e rimasi piacevolmente colpito dal paesaggio molto dolce , veramente un posto da cartolina . D: Hai vinto il Tor de Geants praticamente senza dormire , come è stato possibile ? R: Non so come risponderti , la scelta è forse legata alla paura . L'idea di bloccarsi a livello muscolare dovuto al raffreddamento degli stessi terrorizzava poiché credevo di non ripartire come avrei voluto , inoltre stavo molto bene fisicamente . Ai ristori ho consumato pasti cucinati senza fare distinzione tra carboidrati e proteine , accontentando sia il fisico che quello che la mente mi chiedeva Inoltre per i momenti di calo tenevo in tasca dei gel ma non ne ho abusato . Per fortuna non ho avuto colpi di sonno e questo è stato un altro punto a mio favore , dopo circa 15 minuti che avevo terminato la gara ho provato un senso di appagamento , alle 8 di sera mi sono addormentato , è stato il giusto premio per questa vittoria . D: Come Nasce questa passione per il Trail dopo che anni fa hai corso le maratone con un PB di 2h e 28' ? R: Ho sempre adorato le camminate fin da piccolo , ma non ho mai dedicato mente e corpo alla corda completamente . La stagione podistica per me è sempre iniziata a marzo , fino a 28 anni ho corso a spezzoni poi tre anni fa ho ripreso l'attività per vari motivi , tra cui l'Orobie ultra trail e questo è stato uno stimolo enorme , è stata una sfida a me stesso . D: Quindi "il sale nel piatto "è stato l'OUT del 2015 ? R: È verissimo quello che dici , è stata la scoperta decisiva affinché tornassi per strada , non credevo di avere queste capacità di resistenza ma gareggiare sull'Adamello sempre nel 2015 in un ultratrail di 180 km circa con 11000 metri di dislivello è stato un bel banco di prova e non dimenticherò mai quanto è avvenuto . Davanti a me avevo due concorrenti fortissimi ossia Jimmy Pellegrini e Alex Rabensteiner . Nel tratto finale sono riuscito a recuperare e a staccare Alex poi ho agganciato Jimmy , con il quale sono arrivato al traguardo mano nella mano , è stato un momento bellissimo poiché è stato assegnato il primo posto a pari merito tra il tripudio della gente . D: Per quale motivo il tuo soprannome è Braccio di Ferro ? Chi lo ha inventato ? R: È stata una trovata dello Speaker dell'OUT che svolge lo stesso lavoro al TOR , è stato il suo modo per incoraggiarmi poiché seppur indietro non avevo mollato mai . È accaduto nel 2015 alla Orobie quando partii settimo e nonostante non abbia vinto lo ha esaltato il mio modo di riprendere gli avversari conquistando una bellissima piazza d'onore . D: Mentalmente come approcci gare così lunghe ? R: All'OUT nel 2015 ero sereno , non accusavo nessuna tensione , ho corso quasi con nonchalance , ma nel 16 invece avevo un po' di ansia , temevo di non limare la tempistica invece tutto si svolto secondo i piani . Al TOR si è presentata la stessa situazione , ero molto calmo durante la gara , cercavo di tenere un passo costante proprio perché non era necessario uno sforzo superiore . È molto importante essere conservativi poiché ti permette nei momenti di difficoltà di gestire la situazione che si creerà . Gli altri concorrenti dietro a me avevano avuto vari problemi , questo mi ha dato un minimo in più di serenità ,perciò anche ai ristori mi sono potuto riposare a dovere e non gettare via energie fisiche/mentali . D : Come concili lavoro e allenamenti ? R: Svolgo 5 o 6 sedute a settimana , lavoro come Vigile del fuoco di Bergamo e quando sono in caserma approfitto della palestra per circa 90 minuti per rafforzarmi , inoltre quando è possibile soprattutto d'inverno mi reco alla Palestra CSC di Casnigo che è vicino a Gandino il paese dove abito. Nel periodo invernale non faccio uso di tabelle , invece d'estate seguo rigorosamente dei programmi che scarico dalla rete . D: Mi puoi parlare se vuoi della tua famiglia e del tuo Staff se non sono indiscreto ? D: Sono spostato e ho due figli , mia moglie gestisce una caffetteria ma è la mia factotum , a seconda del lavoro cerca di seguirmi in ogni gara . Non ho mai avuto allenatori , sono sempre stato un autodidatta , come ti ho detto scarico dalla rete i programmi di allenamento per preparare le gare . Ti dirò una aspetto su cui punto sempre : non mi interessa il tempo ma trovo molto più gusto ad arrivare in fondo a gare complesse . Mi affido inoltre a 3 fisioterapisti poiché ho molta cura del fisico , in passato ho avuto vari problemi alle articolazioni quindi da quel punto di vista non posso lasciare niente al caso . Permettimi di ringraziare quei tre ragazzi : trattasi di Ricki del C.S.C Casnigo , Stefano Punzo di Medicina Futura e Giorgio Pesenti della Valetudo . D: A chi dedichi le tue vittorie ? R: In tutta onestà caro Alessandro non faccio distinzioni poiché sono per le persone amanti di questo meraviglioso sport , ci comprendo sia gli organizzatori sia i tifosi , il calore della gente ti ripaga di tanta fatica spesa , ovviamente un posto è anche per mia moglie perché lavora tanto per starmi vicino . Infine vorrei ringraziare tutti coloro che mi incitano tramite la rete , sono veramente tanti e spendo volentieri delle parole per loro , mi sembra doveroso. D: Come festeggi ogni gara portata a termine ? Perdonami ma sono curioso di saperlo poiché in un territorio come quello dove sarai domenica 12 febbraio è nota la produzione di un noto vino , un buon Brunello potrebbe stuzzicarti ? R: Puoi contarci , amo mangiare bere e stare in compagnia , non mancherà occasione per un bel brindisi la domenica sera nel post gara , al sabato invece non abuserò dei miei piatti preferiti. Con molto candore ti dico che corro per mangiare e mangio per correre , è uno dei piaceri della vita , non amo sottrarmi a tutto ciò , in ogni luogo che visito amo il cibo locale e poi ci troviamo in Italia il paese della buona cucina riconosciuto in tutto il globo .E se ci sarà l'occasione perchè no anche uno scambio di prodotti tipici tra Gandino e Montalcino.

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